Girovagando per…UDINE

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Mi sono resa conto che spesso, a causa dell’irresistibile fascino delle mete lontane, ci si dimentica delle bellezze di casa propria, di tutto ciò che ci circonda ogni giorno quando andiamo a studiare, al lavoro o semplicemente a passeggio.

Per questo motivo ho deciso di dedicare oggi un intero post a Udine, la mia città, componendo una breve (e spero utile) guida per tutti coloro che decidessero di farci un salto o semplicemente vi fossero di passaggio.

COSA VEDERE:

Il centro città è  di dimensioni contenute, è visitabile in un unico giorno  e il modo migliore per farlo è sicuramente a piedi; tuttavia se si ha l’esigenza di spostarsi di qualche chilometro è possibile utilizzare gli autobus, disponibili dalle 5 del mattino alle 22:30 circa, la sera. Il biglietto dura un’ora dalla convalida (3 ore nei giorni festivi) e costa 1,20 €.

Da non perdere:

1- Piazza della Libertà e Loggia del Lionello: La piazza è stata definita nel suo aspetto attuale verso la metà del ‘500 e l’assetto piuttosto movimentato e scenografico è dovuto in gran parte all’irregolarità del terreno che ha richiesto una sistemazione a più ripiani. Essa si trova ai piedi del Castello ed evidente è l’impronta veneziana nell’architettura delle sue componenti: il palazzo del Comune (1456), il porticato, la loggia di San Giovanni (di fronte) e la torre dell’Orologio. Rilevanti sono anche gli elementi scultrei che la ornano: una fontana del 1542, una colonna con il leone di San Marco, una con la statua della Giustizia, le statue di Ercole e Caco e quella neoclassica della Pace.

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La loggia del Lionello rientra  invece nella tradizione dei palazzi loggiati veneziani ed è forse il più insigne monumento della città. Il progetto originale di Bartolomeo delle Cisterne risale alla metà del ‘400 ed era volto alla costruzione di un edificio in  cui si potesse tenere il Consiglio della città. Tuttavia, il 19 febbraio 1876 un malaugurato incendio, dovuto ad una fuga di gas, provocòuno scoppio e il conseguente incendio della struttura. Nonostante gli sforzi generosi della popolazione non fu possibile salvare niente e il palazzo fu completamente distrutto e ne rimasero solo le mura. L’opera di ricostruzione fu affidata, un mese dopo, all’arch. Andrea Scala che sostituì il semplice tetto a spioventi quattrocentesco con un altro di carattere neopalladiano, scelta seguita da feroci polemiche. Terminata la costruzione molte parti decorative furono rifatte sul disegno originale.

2- Piazza Matteotti (detta anche San Giacomo o Delle Erbe): è probabilmente uno degli scorci più belli di Udine. Al centro, su un rialzo in pietra, è presente la Fontana di Giovanni da Udine e la statua della Madonna con Bambino. Lungo tre lati della piazza corrono ariose file di portici che s’interrompono accanto alla piazzuola con il pozzo dove spicca la chiesa di San Giacomo. Numerosi bar e negozietti si affacciano sulla piazza e ciò la rende un luogo sicuramente molto piacevole per una pausa rilassante.

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3- Il Castello di Udine: il Castello fu costruito alla fine del XVI sec. dopo che il terremoto, nel 1511, aveva compromesso irreparabilmente la precedente costruzione. Fu sede dei Patriarchi di Aquileia dal 1222 circa fino al 1420, anno in cui subentrò il governo della Serenissima. Nel 40° anniversario dell’Unione del Friuli all’Italia,(1906) divenne Museo e oggi è sede dei Civici Musei e Gallerie di Storia ed Arte di Udine . Accanto al Castello si trova la Chiesa di Santa Maria , pieve della città, risalente al IV secoli; a destra della chiesa si trova la Casa della Confraternita, ingentilita da archi gotici; in fondo al piazzale si trova la Casa della Contadinanza che nel XVI secolo si trovava all’angolo delle vie Vittorio Veneto e Rauscedo. Al tempo fu demolita per lasciar spazio ad altra costruzione e qui ricomposta almeno nelle parti lapidee della decorazione architettonica nel 1931; fu sede della Contadinanza, il terzo organismo politico del Friuli con la funzione di tutelare gli interessi dei contadini, sorvegliare sulle imposizioni fiscali e custodire le armi che venivano distribuite, in caso di necessità, alle milizie popolari.

Inoltre, dalla sommità del collo, si gode di una spettacolare vista a 360° sulla città, in particolare sulla bella piazza Primo Maggio.

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4- Il Duomo (Cattedrale di Santa Maria Annunziata): La costruzione risale al 1236 e si presenta mastodontica e sorprendente ,all’interno,per le magnifiche opere del Tiepolo. Numerosi sono stati i lavori di ristrutturazione terminati all’inizio del 900 quando un restauro ha tentato di ridare alla facciata il suo aspetto trecentesco, perduto a causa di un disastroso terremoto.

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Piacevole è inoltre passeggiare per Via Mercatovecchio, coi suoi portici ricchi di negozi e localini, e sedersi a riposare sulle panchine di Piazza I Maggio, oggi probabilmente meno suggestiva di un tempo a causa del grande parcheggio che la circonda.

BERE E MANGIARE:

Questa sezione è sicuramente più personale e si basa esclusivamente sui miei gusti e su ciò che io mi sento di consigliare.

Innanzitutto, per una buona prima colazione, suggerisco il “Caffè Beltrame” in Via Giovanni Cosattini 16; particolarmente gustose sono le brioches alle mandorle nonchè l’infinita serie di pasticcini e dolcetti.

Per uno squisito gelato (artigianale) , consiglio invece la gelateria “Il Gelatiere” in Via Caccia 6; il locale offre una grandissima varietà di gusti che variano a seconda della stagione, in particolare una sezione interamente dedicata al cioccolato… da leccarsi i baffi!

All’ora del caffè o della una merenda è ottimo il ” Bar Gianduja”, centralissimo e molto accogliente, mentre per  un aperitivo è perfetto il “Caffè Contarena”, prestigioso e celebre locale del centro storico; certo, è un po’ caretto, ma per il servizio, la location e gli interni ne vale sicuramente la pena.

Agli amanti della birra (come me), non posso non suggerire la “Birreria Gambrinus”, in Corte Borgo Mercatovecchio; è un locale piccolo ma molto suggstivo, che offre una lunga lista di ottime birre belghe, tedesche, friulane  ecc.oltre che a un menù gastronomico con panini, bruschette e molti altri gustosi stuzzichini.

All’ora di cena, se si desidera una pizza ad hoc, suggerisco la storica pizzeria “Cantina Fredda”, in via Francesco di Toppo, vicino a piazzale Osoppo; l’ottimo cibo e il personale molto cordiale e simpatico non possono che rendere il pasto ancora più piacevole.

In alternativa consiglio la trattoria“Alla Ghiacciaia” , in via Zanon, poco dietro a Piazza San Giacomo; il menù è breve ma molto gustoso e l’atmosfera è calda e informale.

ORIENTARSI:

Infine, per procurarsi voucher, guide turistiche e una piantina della città, è sufficiente recarsi all’ufficio per il turismo del Friuli Venezia Giulia, sito in Piazza I Maggio; un ottimo punto da cui cominciare la visita di Udine.

Federica, 30 anni, made in Friuli. Laureata in Scienze e Tecniche del Turismo Culturale. Travel addicted per nascita e travel blogger di mestiere, sono alla continua ricerca di nuove esperienze ed avventure da condividere.

Discussion6 commenti

    • Grazie! E’ proprio ciò che penso anch’io…e ciò riguarda soprattutto il Friuli che spesso viene quasi dimenticato dal resto d’Italia, nonostante invece sia una ragione particolarmente ricca sia a livello naturalistico che culturale.

      • Guarda, secondo me capita a tante zone. Ci sono quelle di moda e quelle no, tutto qui. Però non ho ancora capito il perché…

  1. Innanzitutto ciao 🙂
    Son giunto qua dopo aver visto il tuo “like” al mio post su Asiago.
    Girovagando, ho notato questo tuo articolo sulla tua città natale, e concordo con te: a furia di sognare le bellezze artistiche, storiche e naturalistiche di altri posti, ci si dimentica delle bellezze che sono presenti nelle nostre città.
    Un esempio l’hai portato tu con Udine, e potrei dire io lo stesso con Genova, città medio-piccole, piene di bellezze ma spesso sconosciute anche agli stessi abitanti della città in questione, ed è un peccato.
    Pensare che in un qualsiasi altro posto le nostre bellezze sono invidiate a morte, e bramerebbero un sacco ad avere anche il solo 10% di quel che possediamo ma non manteniamo a modo, fa quasi rabbia. Abbiamo un tesoro, ma lo si nasconde quasi sempre.

    Detto questo, spero di visitare Udine prima possibile, e seguirò i tuoi consigli per orientarmi tra le bellezze friulane. Ovviamente, se nei tuoi pellegrinaggi dovessi capitare a Genova, sarò ben lieto di farti da guida alle bellezze della “Superba” 🙂
    (per incuriosirti, qua c’è un mio articolo che avevo fatto su commissione per una mia amica di Prato, con le 5 cose da fare, vedere e mangiare a Genova. http://solaconio.it/review/5-cose-da-fare-da-vedere-e-da-mangiare-a-genova/ Buona lettura 😉 )

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