700 isole e ben 3.800 chilometri quadrati di mare, che esplora infinite tonalità di blu, a metà strada tra la Florida e Cuba: il mio viaggio alle Bahamas con Alpitour, fra emozioni, escursioni e Mar dei Caraibi, al Bravo Viva Fortuna Beach.
Alle Bahamas con Alpitour: la mia vacanza perfetta al Bravo Viva Fortuna Beach
Le Bahamas sono così, come un sogno che diventa realtà, dopo un viaggio transatlantico e mezzo dí di fuso orario.
…che poi, che saranno mai 10 ore di volo se paragonate alla lunga attraversata di Cristoforo Colombo che, nel 1492, sbarcó proprio qui, al termine del suo primo tentativo di “buscar levante per le vie di ponente”!
A bordo di un charter diretto, da Milano Malpensa a Freeport, è infatti molto più comodo raggiungere Grand Bahama, una delle 30 isole abitate dell’arcipelago, nonché la più settentrionale, la più vicina alle coste degli Stati Uniti.
Ad ospitarmi, per la mia settimana bahamense, il Bravo Viva Fortuna Beach, con le sue graziose palazzine verde pastello immerse fra giardini curatissimi e aiuole fiorite.
Si tratta di una struttura semplice e non troppo grande, dove non manca nulla e in cui il sorriso è di casa; uno di quei posti che gridano “vacanza” non appena vi si posano le valigie, in una stanza rigorosamente vista mare, a soli 15 minuti dall’aeroporto.
Un ambiente traboccante serenità, la quintessenza del relax, placidamente adagiato lungo la costa meridionale di quel paradisiaco fazzoletto di terra che è Grand Bahama.
Il sole picchia forte già di mattina presto alle Bahamas.
L’aria non è particolarmente umida ma il caldo è comunque intenso, avvolgente, tanto che a volte pare persino di poterlo respirare, con quel suo sentore di salsedine e vegetazione tropicale.
I colori del panorama sono vividi e saturi, brillano vivaci in contrasto con la sabbia candida, che così bianca e fine non l’avevo mai vista prima. Con una consistenza simile al borotalco, si attacca ai piedi e alle caviglie, alle mani e si attorciglia ai capelli, mentre si passeggia spensierati lungo l’infinito bagnasciuga caraibico.
È bello camminarci soprattutto poco dopo l’alba, quando il litorale è ancora intonso e il mondo non si è ancora del tutto destato.
La giornata prosegue poi pigramente, all’ombra di una palma e sorseggiando una Kalik, la birra di produzione locale, originale bahamense.
Per pranzo un hamburger in spiaggia, l’aperitivo è a bordo piscina mentre alla sera la scelta è varia: al buffet, con le sue gustose cene tematiche oppure à la carte, nell’elegante cornice del “Viva Cafè” o, ancora, davanti a una fragrante pizza farcita da “Viva la pizza”, per un po’ di italian style anche alle Bahamas.
Un po’ Caraibi e un po’ Miami, con qualche retaggio della passata dominazione inglese eppure del tutto indipendenti: le Bahamas hanno uno spirito unico e affascinante, sono anglofone ma in fondo anche un po’ latine ed è esplorando Grand Bahama che scopro gli scorci migliori, quelli che mi lasciano a bocca aperta, che mi fanno quasi pensare di passeggiare dentro a un film.
Tra le spiagge più belle, la Gold Rock Beach, dove sono state girate alcune delle scene del film “Pirati dei Caraibi” e Banana Bay, a circa 20 minuti a piedi dal Bravo Viva Fortuna Beach.
Le emozioni non si concludono qui perché insieme ad Alpitour è possibile partecipare a numerose gite ed escursioni, alla scoperta dei paesaggi, della cultura e dei fondali mozzafiato bahamensi.
Dicono, infatti, che Grand Bahama sia una delle isole più ricche, paradiso per lo snorkeling e il diving e c’è un posto, sulla sponda ovest dell’isola, dove intere famiglie di tartarughe marine gironzolano indisturbate nell’acqua cristallina.
In questo posto, chiamato Crystal Beach, è possibile immergersi con loro, con maschera e boccaglio esplorando i fondali limpidi, ancor più chiari e nitidi quando la forte luce del sole caraibico li colpisce dall’alto.
Nuoto nel silenzio delle profondità, mi avvicino alle tartarughe che, a volte sfuggenti, con qualche colpo di pinna mi distanziano in un baleno. Ma poi ci sono quelle più piccole, forse meno timide, che si lasciano avvicinare fino persino a farsi toccare il carapace.
Mi abbandono al flusso delle onde, in un’esperienza da vivere a fiato sospeso, talvolta in apnea ma, soprattutto, nel totale rispetto di questo meraviglioso mondo sommerso che vive e respira al di sotto della superficie del mare.
E se vi dicessi che, poco lontano dalle tartarughine, è anche possibile sguazzare nell’acqua insieme a un gruppo di adorabili maialini?! Una situazione buffa, ai limiti del surreale, in cui tornare un po’ bambini e ridere a più non posso, scattandosi foto e selfie insieme a tanti docili porcellini…nuotatori!
Ma dopo tanto sole e tanta spiaggia, è il momento di un po’ di shopping e Port Lucaya è il posto perfetto!
Un marketplace costruito direttamente sui canali artificiali di Grand Bahama, fra villette residenziali e yacht, dove a dominare sono i colori pastello e quella deliziosa architettura coloniale tipica del Paese caraibico.
Un arcobaleno di negozietti e localini, fontane zampillanti e bandiere che sventolano, fra artigianato, souvenir e prelibatezze gastronomiche bahamensi.
Da non lasciarsi sfuggire, qui, l’occasione di provare il conch, un mollusco molto usato nella cucina delle Bahamas, ottimo fritto ma anche sotto forma di zuppa o in umido.
Per concludere in bellezza, mi concedo qualche momento di solitudine in riva al Mar dei Caraibi.
Una manciata di minuti, seduta a gambe incrociate sulla sabbia bagnata, guardando dritto verso quella linea all’orizzonte che divide acqua e cielo…il rumore delle onde, il verso dei gabbiani…
“It is better in the Bahamas”
“È meglio alle Bahamas” – dice il motto del Paese – e, ve lo assicuro, dopo una settimana qui credo proprio sia così!