Bruxelles in un pomeriggio: missione compiuta!

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Bruxelles in un pomeriggio: missione impossibile?!
Durante il mio viaggio nelle Fiandre, il tempo è stato davvero tiranno: la lancette corrono, i giorni si susseguono e in un baleno mi ritrovo, cartina alla mano, per le strade della capitale belga con la consapevolezza di avere soltanto poche ore per visitarla…e una selezione è d’obbligo.

Bruxelles in un pomeriggio: missione compiuta!

Bruxelles travelliAMO

Partendo dal Brussels Marriott Hotel Grand Place – dove ho soggiornato – raggiungo come 1a tappa la celebre Grande Place, l’affascinante ed elegantissima piazza di Bruxelles, dal 1998 iscritta nella lista del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Considerata come una delle più belle del mondo, forse vi sarà capitato di vederla, in qualche foto pubblicitaria, completamente tappezzata di fiori, così come accade annualmente a ferragosto.

Una valanga di gotico mi travolge e mi sorprende: per la prima volta non mi sento soffocare da tutte quelle finestrelle arzigoggolate, dalle facciate che strabordano di bassorilievi ed ori, dalle satuette, le colonnine e dalla pomposità tipica dello stile. Saranno le ampie dimensioni della piazza o forse lo slancio verticale dato dall’altissima torre dell’Hôtel de Ville il municipio – ma nella Grand Place non si percepisce il peso dell’opulenza…e l’aria profuma di waffle! 😉

Non c’è tempo da perdere e dalla fermata della metro Bourse, poco distante,  prendo il tram n°3 diretto a Esplanade: si va all’Atomium, la mia 2a tappa.
atmoium bruxelles travelliamo
Impossibile non notarlo dopo pochi metri di passeggiata dalla fermata del treno: enorme, metallico, scintillante…
Ammetto la mia ignoranza nell’aver scoperto soltanto lì, in loco, che si tratti di un mastodontico cristallo di ferro costituito, appunto, da 9 atomi.
Venne eretto in occasione dell’Expo del 1958 e, come accadde alla stessa Tour Eiffel, non venne poi mai smantellato diventando il simbolo di Bruxelles e del Belgio in generale.

Sorprendentemente è possibile anche entrarvi, visitando le mostre che ospita all’interno e godendosi il panorama sulla città che si scorge dalle finestrelle poste lungo le pareti delle sfere.
Il prezzo d’ingresso è di 11€ che si riduce a 9€ per i possessori della Brussels City Card.

Io mi devo però accontentare di qualche scatto veloce per poi ritornarmene, con il medesimo tram, in centro città: la 3a tappa mi aspetta! …mai sentito parlare del Manneken-Pis?!

Eccolo lì alle mie spalle, il ragazzino impertinente, alto più o meno 50 cm, che si permette di fare la pipì poco lontano dalla Grande Place!
Una fontanella di bronzo che attira a sè orde di turisti (me compresa!), impazienti di scattarsi un selfie di fronte a cotanta sfacciataggine; una statuetta che rappresenta proprio l‘indipendenza di spirito degli abitanti di Bruxelles.

Manneken Pis Bruxelles 2La cosa curiosa è che il Manekken-Pis è talmente importante da ritrovarlo poi in mille vesti nelle vetrine dei negozi, realizzato in cioccolato nelle botteghe di dolci e addirittura dipinto sui muri, tra gli altri incredibili graffiti che decorano le facciate della città.

…e sono proprio loro, i murales di Bruxelles, la mia 4a tappa della giornata.

Come è facilmente intuibile non si tratta di un percorso prestabilito nè c’è una meta precisa da raggiungere…ma è anche questo il bello!
Una sorta di “caccia alla street-art” che mi porta a vagare per le strade del quartiere Las Marolles – dove i murales sono particolarmente concentrati – aguzzando la vista: svolto un angolo, sbircio dietro ad un muro, vado a curiosare oltre scalinate e vicoli…ed ogni volta è una sorpresa!
Dai più piccoli e dettagliati ai più grandi e spettacolari, sono delle vere opere d’arte, tutte da fotografare.
Tra i personaggi più ricorrenti il cartoon Tin-Tin e addirittura il simpatico Marsupilami.
murales bruxellesRientrando verso la Grande Place, diretta all’hotel, mi faccio ingolosire dalla mia 5a tappa, le cioccolaterie del quartiere Du Sablon.
Più che negozi di dolciumi sembrano delle gioiellierie: praline esposte come pietre preziose, tavolette di cioccolato dall’incarto luccicante, torroni di ogni sorta e scatole dalle mille forme, strabordanti di invitantissimi bocconcini ripieni.
A Bruxelles la cioccolata è una cosa seria e la cura con cui vetrine ed espositori vengono riempiti e presentati ne è una prova lampante: vietato tornarsene a casa senza qualche migliaio di calorie nella borsetta!

Per chi avesse poi un po’ più di tempo rispetto a me, segnalo anche come imperdibili il Museo Magritte e il Museo del Fumetto, il Chocolate Village, per una full immersion nel mondo del cacao e il Birrificio Cantillon, dove seguire il processo di produzioni della birra e avere l’occasione di degustarla.

Federica, classe '92, made in Friuli. Laureata in Scienze e Tecniche del Turismo Culturale. Travel addicted per nascita e travel blogger di mestiere, sono alla continua ricerca di nuove esperienze ed avventure da condividere.

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