Avete mai sentito parlare di Campione d’Italia?!
Come una cartolina dipinta a mano, questo pezzettino di Bel Paese si sviluppa per 2,68 chilometri quadrati interamente in territorio svizzero.
Un’exclave italiana a pochi chilometri da Chiasso e dal confine elvetico; un gioiellino poco conosciuto che merita di essere visitato, per una gita fuori porta diversa dal solito.
Gita fuori porta da Milano: a Campione d’Italia, l’exclave italiana in Svizzera
Quando ho letto sulla mappa Campione d’Italia non sapevo davvero di cosa si trattasse, ammetto la mia ignoranza nel confessarvi che, prima di metterci piede, non ne avevo mai sentito parlare prima…eppure Campione è un posticino troppo grazioso per non essere preso in considerazione, per trascorrervi un pomeriggio alternativo, sulle sponde del Lago di Lugano.
Si tratta di un comune piccolo piccolo, formalmente sotto la provincia di Como che si trova però in tutto e per tutto all’interno della Svizzera, della quale fa parte fisicamente.
Un fenomeno abbastanza strano che nasce da un’antica eredità di tale Totone da Campione che, morendo nel 777, decise di lasciare i suoi possedimenti al Monastero di Sant’Ambrogio di Milano.
Come raggiungere Campione d’Italia da Milano
Più o meno un’ora e mezza di percorso in auto separa Milano dall’exclave italiana che, a sua volta, dista davvero pochi chilometri dalle prime cittadine svizzere oltre confine.
La prima cosa da fare è dunque arrivare alla frontiera di Como, scegliendo di percorrere la strada normale oppure imboccando l’A9 e uscendo allo svincolo di Molte Olimpino.
A questo punto, superata la dogana, è necessario fare attenzione a non entrare nell’autostrada svizzera in quanto, senza vignetta al seguito, si rischiano multe piuttosto salate.
Si segua quindi la segnaletica per Lugano e, una volta superati Chiasso, Mendrisio e Melano, ci si troverà di fronte a un bivio che, verso destra, riporta le indicazioni per Campione, a circa 5 minuti di strada dritta e regolare.
L’alternativa è quella di usare il treno, raggiungendo quindi prima la stazione di Lugano dalla quale poi prendere un autobus per Campione.
Che lingua si parla a Campione d’Italia? Che moneta si usa?
Trattandosi di Canton Ticino – oltre che ovviamente di un comune italiano al 100%! – a Campione d’Italia si parla e si usa la nostra stessa lingua.
L’italiano viene parlato dalle persone, negli esercizi commerciali e viene utilizzato per cartelli, insegne, depliant e menù dei ristoranti.
Diversa è invece la questione monetaria: la valuta in voga è infatti il franco ma l’euro viene accettato ovunque sebbene il resto venga spesso elargito in monetine svizzere.
Cosa fare e vedere a Campione d’Italia
Adagiato lungo le sponde del Lago di Lugano, Campione è il posto perfetto per dedicarsi al relax e alle passeggiate con vista, magari fermandosi a scattare qualche foto suggestiva al panorama, con le montagne svizzere sullo sfondo.
Il silenzio regna sovrano, così come l’atmosfera di estrema pace e tranquillità.
Sul lago è inoltre possibile praticare kayak e altri sport acquatici oppure decidere di crogiolarsi al sole in quella zona chiamata Lido, attrezzata con ombrelloni e sdraio.
La principale attrattiva di Campione d’Italia è il suo grande casinò municipale, fondato ai tempi della Grande Guerra come base segreta per lo spionaggio e, ad oggi, enorme sala da gioco con più di 600 slot machine e numerosi tavoli.
Per gli amanti dell’arte da non perdere anche:
- La chiesa di San Zenone, risalente al 756 e fondata dalla famiglia di Totone; attualmente è adibita a galleria d’arte e ospita mostre ed esposizioni temporanee.
La nuova chiesa parrocchiale di San Zenone si trova invece in viale Marco da Campione ed è un edificio moderno, corredato da uno slanciato campanile e da una bellissima fonte battesimale del 1576, ricavata dall’antica struttura. - La chiesa di Santa Maria dei Ghirli, in posizione sopraelevata.
Si raggiunge direttamente dal lago, attraverso una scalinata monumentale, doppia e a quattro rampe.
La chiesa contiene importanti cicli di affreschi, databili dal XIII fino al XVIII secolo. - La chiesa-oratorio di San Pietro, in piazza Roma, di origine medievale.
Il centro cittadino è piccolissimo: un’unica strada molto pittoresca con qualche negozio, diversi bar e due ristoranti, di cui uno – il più frequentato – gode di un bellissimo affaccio.
Lì vicino anche una gelateria, dove acquistare una dolce coppetta da gustare sulle panchine poco più in là, disposte proprio fronte lago.