Quando ti prende quella voglia di giapponese a Londra ma non vuoi rinunciare allo stile, alla qualità e soprattutto alla vista…e che vista!
Una cena al Sushi Samba è un’esperienza a 360°, a partire dall’aperitivo sino al dolce, mentre la City brilla nella notte, fuori dalle enormi vetrate della Heron Tower.
Una sfavillante scritta al neon, difficile da non notare, luccica al di fuori di quell’enorme grattacielo di 230 metri che è la Heron Tower, il terzo per altezza di tutta la città: eccomi al Sushi Samba!
Un nome che è tutto un programma, che in due parole ne descrive lo spirito e l’atmosfera.
Un ristorante che porta le papille gustative sino in Giappone, viaggiando al ritmo di Samba brasiliana, con un pizzico di Perù, nel bel mezzo del quartiere finanziario di Londra.
L’esperienza di una cena al Sushi Samba comincia ancor prima di arrivarci quando, per salire sino al 38esimo piano dell’edificio, si entra in uno dei suoi due ascensori panoramici che, muovendosi ad una velocità incredibile, fanno tappare le orecchie e mancare il fiato, mentre dalle pareti in vetro la capitale inglese si mostra in tutto il suo splendore.



Per cenarvi è ovviamente obbligatorio prenotare, telefonicamente o attraverso il sito ufficiale ed è possibile farlo già con 2 mesi di anticipo.
Tuttavia, anche se non intendete mangiarci, vi consiglio di salire fin quassù anche solo per un aperitivo, per sorseggiare un drink al tramonto sulla dining terrace più alta d’Europa.
E la sua bellezza non sta mica soltanto nella vista! Eh no, perché la terrazza del Sushi Samba è probabilmente uno dei bar più spettacolari di Londra, in cui una serie di eleganti tavoli e divanetti sono disposti attorno ad un grande albero centrale, ricoperto da centinaia di lucine arancioni.
Una vera opera d’arte che mi lascia a bocca aperta, mentre scelgo il mio cocktail dalla lista, al di sotto della sua chioma luminosissima.
La sala da pranzo principale è molto elegante, ampia ma intima, con un arredamento piuttosto minimale.
Dal soffitto con griglie di bambù penzolano tante lampadine che, come stelle, luccicano sullo sfondo scuro del cielo londinese, da ammirare e scrutare oltre quell’affascinante guscio trasparente.
Passando al menù, la scelta è particolarmente ardua, fra una lunga lista di piatti d’ispirazione giapponese: uramaki e sashimi, nigiri, osomaki e tempura…alcuni tradizionali, altri reinventati e rivisitati secondo la fantasia dello chef.
Ciò che vi suggerisco è di cominciare con qualche piatto da condividere, da mettere al centro del tavolo e da dividere con chi sta con voi, così da assaggiare più sapori e abbinamenti per poi continuare ad ordinare man mano, a seconda della fame.
Tra i miei rotolini preferiti i Tiger Maki, con granchio e salsa allo yogurt: assolutamente da provare!



E dopo un’ottima bottiglia di vino italiano in abbinamento…guai perdersi il dessert!
Anche i dolci sono buonissimi, specialmente la torta alla banana e cioccolato servita con gelato alla vaniglia e rum: la degna conclusione di una cena coi fiocchi, da concedersi come sfizio o per festeggiare un’occasione speciale.