Khao Lak, 100 chilometri a nord di Phuket nella provincia di Phang Nga, in Thailandia, è una deliziosa località costiera che si estende per 20 chilometri a ridosso di verdi montagne, ricoperte dalla giungla tropicale.
Non solo relax però: oltre la spiaggia, le palme e il mare, ecco i templi thai più belli e affascinanti da vedere a Khao Lak.
Cosa vedere a Khao Lak: il tour dei templi da non perdere
Un viaggio in Thailandia non può considerarsi completo senza la giusta dose di spirito thai, quella sensazione che si può provare e comprendere solo uscendo dai confini di hotel e resort, entrando a contattato con la gente del luogo, con la loro cultura e religione.
La provincia di Phang Nga offre molto in tal senso. Si tratta di una zona particolarmente rurale, tranquilla e decisamente meno affollata rispetto alla vicina Phuket. Un’area dove i locals vivono in modo semplice, allevando e coltivado, con una densità abitativa tra le più basse del Paese.
Qui, la natura regna sovrana, incontaminata, ricoprendo colline e montagne, avvolgendo interi villaggi e luoghi di culto che, spesso, si trovano a essere completamente avvolti dalla foresta.
Un tour dei templi da vedere a Khao Lak è qualcosa di irrinunciabile, un’esperienza intensa e autentica, alla scoperta di una realtà del tutto particolare, architettonicamente molto diversa da quella di altre zone della Thailandia.
Da non perdere:
Wat Praya Nakarach
Detto anche “Tempio della Grotta del Drago”, il Wat Praya Nakarach è un luogo molto suggestivo, distante circa un paio d’ore dalla costa (dipende ovviamente dalla posizione della struttura in cui si soggiorna).
Si tratta di un cave temple, dunque di un tempio ricavato nella roccia, all’interno di una serie di grotte naturali e fra stalattiti e stalagmiti dislocate su più livelli.
Per raggiungere la cima della formazione rocciosa, lì dove i monaci si recano a pregare e a meditare, è necessario salire una serie di gradini, a piedi nudi, come religiona comanda. Una volta sopra, lo spettacolo circostante è davvero incredibile.Ci si trova in alto, in un ambiente piuttosto umido e grezzo, totalmente circondato dalla giungla verdissima, che si estende a perdita d’occhio oltre i limiti dell’orizzonte visivo.
Qui, quattro Buddha dorati sembrano fare da custodi a questo posto così suggestivo, carico di energia: quella intrinseca, tipica di ogni luogo di culto e quella proveniente dalla natura che, con foglie, arbusti e liane, si va ad insinuare in ogni dove, mischiandosi alle icone sacre e ai doni votivi.
All’interno, l’ambiente della grotta è ancor più fascinoso: costituito da diverse stanze, ospita una serie di piccoli altari decoratissimi, alcuni dedicati a Buddha mentre altri a varie divinità induiste. È lì che il minimalismo di un luogo per natura crudo e spoglio, contrasta nettamente con l’opulenza dei riti religiosi, fra statuette, idoli d’oro, fiori, ghirlande e fotografie di alcuni antichi sovrani del regno thai.
Prima di discendere, suono tre volte il gong, in segno di buon auspicio come Buddhismo insegna.
Wat Bang Riang
Il Wat Bang Riang è un complesso templare piuttosto esteso che sorge nella piccola cittadina di Thap Put. Esso si sviluppa su due livelli: una prima serie di strutture si trova nella parte più bassa, fra le vie del villaggio stesso, mentre l’area più spettacolare, ricca e sontuosa è in cima a una collina, dalla quale si gode una meravigliosa vista sulle piantagioni di alberi da gomma che crescono rigogliose tutt’attorno.
Il lungo viale d’ingresso è delimitato da due grossi serpenti con la testa di drago che, con i loro corpi sinuosi, percorrono l’intera salita fino alla struttura principale.
Essa, bianca, rossa e d’oro, è sormontata da un’alta pagoda di 109 metri sotto la quale si dice siano custodite alcune sacre reliquie del Buddha.
Fanno parte del complesso anche la grande statua di Kwam Im, che è possibile ammirare dall’alto dei terrazzamenti e l’enorme Buddha d’oro circondato da teste di serpente.
Rimango particolarmente colpita da questo tempio, in cui il tempo pare fermarsi, galleggiare in equilibrio sopra lenuvole, tanto è pacifica e rilassata l’atmosfera che vi si percepisce.
Wat Suwan Khuha
Il Wat Suwan Khuaua è un altro esempio di luogo di culto estremamente particolare in quanto ricavato all’interno di una montagna calcarea, costituita da diverse grotte di varie dimensioni.
Inoltre, ciò che lo rende particolarmente singolare nonché famoso è la presenza, al suo interno, di un’enorme statua del Buddha disteso, lunga la bellezza di 15 metri.
Tutt’attorno, numerose altre statue arricchiscono le pareti della grotta mentre dalla parte opposta all’ingresso è possibile scendere a piedi nelle profondità dalla montagna stessa.
Qualche passo più in là rispetto al tempio, decine e decinde di scmmiette attirano l’attenzione dei turisti che, numerosi, si divertono a nutrirle.
Mi raccomando: guardare e non toccare…mordicchiano!