Mangiare e bere a Varsavia: Veg si può!

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Quando si parte con qualcuno, spesso capita di doversi adattare anche alle necessità altrui. Non è uno sforzo, semplicemente una forma di rispetto, un piacevole venirsi incontro…da ambo le parti.

Nel mio week-end a Varsavia, insieme alla mia amica Ludovica, mi sono trovata per la prima volta di fronte all’impegno di un viaggio veg e dunque al bisogno di trovare posticini carini, in cui mangiare bene, spendendo il giusto senza, ovviamente, consumare carne e prodotti derivanti dall’allevamento animale.

È indubbio che in qualsiasi ristorante ci sia una soluzione papabile – nessuno morirà mai di fame – ma l’obiettivo è stato quelle di non accontentarsi e di scovare delle alternative vere e proprie per un viaggio all’insegna del Veg a Varsavia….e mai avrei pensato che sarebbe stato così facile!

In un Paese in cui la carne troneggia nella cucina tradizionale, in cui i piatti più popolari sono a base di manzo e l’allevamento rappresenta una risorsa economica importante, non avrei proprio creduto di trovare una così gran quantità di ottimi locali, spesso affollatissimi, specializzati in questo tipo di alimentazione.

Per pranzo:

• Krowarzywa (Hoza 42, Srodmiescie)

Un vegan fastfood da leccarsi i baffi!
Propone tantissimi tipi di burger diversi – seitan, tofu, ceci…-, personalizzabili a proprio piacimento con salse e verdure varie.
I panini sono ENORMI e squisiti, davvero saporiti anche per i palati meno abituati al veg.
Non esiste il servizio al tavolo ma, dopo aver ordinato, si aspetta che il personale chiami il proprio numero…fortunatamente in inglese! 😉
Prezzi assolutamente ridicoli: meno di 7 euro in due.
20150821_141357• Mazze Hummus and Falafel (Ul Rozana 1, Mokotow)

Che dire: una vera scoperta!
Non ci si può non innamorare di questo piccolo ristorantino, nel bel mezzo di un’aiuola cittadina, dall’aspetto estremamente green.

Come si intuisce dal nome le specialità sono hummus e falafel, disponibili in vari formati: ottimi all’interno della pita, arricchita da salse, condimenti e verdure varie a volontà.
La porzione è abbondante e la qualità ottima.
Consiglio di accompagnare il pasto con un bicchiere di limonata aromatizzata alla menta: una vera bontà!
Prezzo economico e WiFi gratuito.
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Per cena:

• Vegan Pizza (Poznaska 7)

In Italia mai mi era capitato di mangiare una pizza vegana e ho dovuto aspettare di venire a Varsavia per farlo! 😉
Poco distante dal centro e dalla vita notturna il Vegan Pizza è un locale piccolo e recentissimo che dispone anche di posti a sedere all’esterno, direttamente sulla strada.
La particolarità è la materia prima utilizzata; gli ortaggi sono infatti a km 0,  provenienti da agricoltori locale, e la salsa è fatta in casa.
Tutte le pizze sono inoltre prive di glutine e di olio di palma: sane e, incredibilmente, gustosissime!

Non potevamo però lasciare Varsavia senza aver testato un po’ di cucina locale, consiglio in questo caso…

• Z Gara i Pieca ( Szpitalna 4)

Un ristorantino che sembra uscito da un fumetto!
Situato in posizione centrale è veramente una chicca dal punto di vista dell’arredamento e non solo…
11903776_395982990598664_5747177286776418106_nOffre cucina tradizionale polacca ed in particolare i pierogi: sono come dei ravioli, dei saccottini di varie forme e dimensioni, ripieni di ogni ben di dio.
Noi abbiamo provato quelli grossi agli spinaci ed altri più piccoli, bolliti, e ripieni di patate e formaggio (ops! …più vegetariano che vegano).
Consigliatissimo!


Inoltre tante sono anche le zuppe, tipiche di ogni menù polacco, che non prevedono l’utilizzo delle carne e molti antipasti, come queste buonissime palline a base di cavolo e spinaci, servite con un’insalatina fresca  o con un carpaccio di barbabietole rosse.

Infine, che siate vegetariani, vegani o carnivori, a Varsavia non si può assolutamente rinunciare alla birra, la mitica piwo: boccali da mezzo litro sono la norma (d’altronde la birra piccola è immorale 😉 ) e ad un prezzo inferiore di quello dell’acqua.
….e per concludere un paio di shottini di vodka a 2 PLN (50 centesimi più o meno) in qualche minuscolo baretto della Marszalkowska. La mia preferita? Quella alla nocciola!

 

Federica, 30 anni, made in Friuli. Laureata in Scienze e Tecniche del Turismo Culturale. Travel addicted per nascita e travel blogger di mestiere, sono alla continua ricerca di nuove esperienze ed avventure da condividere.

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