Come un museo a cielo aperto, un archivio millenario realizzato in pietra: visitare Karnak è un’esperienza assolutamente imperdibile per tutti coloro che si trovano in Egitto, che sia nell’ambito di un’affascinante crociera sul Nilo o durante un classico soggiorno mare a Marsa Alam, Hughada e limitrofi.
Visitare Karnak, il cuore dell’antico Egitto
È il sito archeologico più importante del Paese, edificato e ampliato da una serie di dinastie faraoniche che si sono susseguite nel tempo per uno sviluppo complessivo di oltre 1500 anni.
Karnak occupa una superficie di più di 100 ettari ed è costituito da un’incredibile quantità di edifici, santuari, piloni e obelischi che testimoniamo la grandezza dell’antica Tebe.
Visitare Karnak nel suo complesso è un’impresa ardua, basti pensare che l’enorme area è costituita da ben 3 recinti sacri, dedicati rispettivamente ad Amon – il più grande ed importante -, Mut, sua consorte, e Montu, il dio falco.
La maggior parte dei viaggiatori tende dunque a concentrarsi esclusivamente sul recinto centrale (di Amon) che spesso viene fatto coincidere con Karnak stesso.
L’ingresso al tempio di Amon è costeggiate da file di sfingi dalla testa di ariete mentre l’alta statua di Ramses II, raffigurato con la figlia ai suoi piedi, sorge di fronte all’entrala alla grande sala ipostila.
Non so spiegarvi l’effetto che una tale costruzione sia in grado di produrre sull’occhio umano: il tetto è oramai crollato ma ciò che rimane sono ben 134 colonne suddivise in 16 file. Le due centrali, più alte delle altre, hanno una circonferenza di 11 metri ed un’altezza di 26 metri.
Ci si sente così piccoli lì sotto e verrebbe quasi voglia di provare a cingerle, quelle enormi colonne, semplicemente per provare a rendersi conto di quante braccia servirebbero per circondarle tutte.
La visita prosegue dunque con il cortile degli obelischi, il Sacrario della Barca Sacra e la Sala delle Feste fino a raggiungere il Lago Sacro di Amon nei pressi del quale campeggia la statua di Khepri, un enorme scarabeo, rappresentazione del Sole al suo sorgere nonchè simbolo di prosperità. Pare – così m’hanno detto 😉 – che girandoci attorno per 3 volte ci si assicuri fortuna e prosperità per l’anno venturo.
Ogni singolo muro e costruzione è impreziosito da iscrizioni e geroglifici: figure spesso relative a celebrazioni religiose ma anche commemorative di guerre e battaglie che, in qualche punto, una buona guida egittologa è pure in grado di tradurre.
Mi ricordo di essere rimasta incantata di fronte a così tanta minuzia di dettagli letteralmente scolpiti nella pietra quasi fosse burro e mi sono sforzata di immaginare quelle pareti quando ancora erano tutte dipinte, colori che il tempo ha man mano sbiadito totalmente lasciando solo qualche piccola sfumatura qua e là.
Raggiungere Karnak dal Cairo o dalla costa del Mar Rosso
Il sito di Karnak è situato a circa 2,5 km a sud del centro della moderna Luxor, collegata giornalmente al Cairo via aereo. Tale distanza potrebbe essere tranquillamente coperta a piedi ma vi consiglio invece di prendere un taxi così da non perdere troppo tempo.
È assolutamente possibile visitare Karnak anche con un’escursione giornaliera a partire dagli hotel sulla costa del Mar Rosso. Ad organizzarla sono i tour operator, gli alberghi stessi ma anche molte agenzie locali.
Io, da El Quseir, ci ho messo ben 4 ore di pulmino, tra paesaggi desolati e le aride rocce del deserto. Un percorso certamente lungo ma che vale la pena affrontare; un piccolo prezzo da pagare per un’emozione che si ricorda per sempre.
Orari e ticket d’ingresso a Karnak
I visitatori sono ammessi a Karnak già dalle prime ore del giorno, a partire dalle 6. Il mattino è ovviamente il momento più conveniente, per evitare la calura e l’affollamento.
Il biglietto d’ingresso si aggira attorno ai 6-7 euro ma, se invece si parte dal Mar Rosso, ciò che si acquista è un tour che combina anche la visita al tempio di Luxor e alla Valle dei Re (altri veri capolavori assolutamente da vedere!) ad un prezzo di più o meno 100-130 euro a persona.