Visitare Madrid: il Parco del Retiro

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Devo essere sincera: il lato green di Madrid m’ha stupito!
E con green intendo proprio verde, quello dei prati ben curati che circondano stagni e fontane, quello dei roseti che, purtroppo, in autunno di rose ne hanno ben poche e delle tante siepi, potate seguendo le forme più strane.
Parco del RetiroIl Parco del Retiro è enorme!
Lo si raggiunge scendendo alla fermata Banco de España e i suoi 118 ettari sono l’ideale per godersi una mattinata – come minimo – serena e rilassata durante il proprio viaggio a Madrid.
Passeggiarvi è come camminare in un museo all’aperto, perchè tantissimi sono i punti di interesse:

Cosa vedere al Parco del Retiro

1- Monumento ad Alfonso XII, re di Spagna, inaugurato nel 1922.
Antistante ad esso un laghetto con pesci, papere e tante barche a remi, disponibili a noleggio, per gironzolare a pelo d’acqua godendosi un po’ di relax.
Tutt’attorno bimbi che giocano, coppiette, famiglie ed artisti di strada.
Monumento ad Alfonso XII
2- Fontana del Carciofo, in origine situata altrove e risalente alla fine del 1700. Sul corpo centrale riporta lo scudo della città di Madrid oltre che, ovviamente, un carciofo scolpito (bizzarro direi!).
Fontana del Carciofo Madrid
3- Fontana dell‘Angelo Caduto, rappresentate Lucifero nell’atto di precipitare dal Cielo.
Una curiosità: la piazzetta in cui si trova la fontana è ad un’altezza topografica di 666 metri sul livello del mare e questo fatto, insieme alla falsa credenza che il monumento sia una sorta di “omaggio” a Lucifero o al male, ha scatenato la fantasia di molti appassionati di esoterismo.
4- Palazzo di Cristallo, costruito nel 1887 in occasione dell’ Esposizione delle isole Filippine.
Palazzo di Cristallo
Meraviglioso dall’esterno, con la sua struttura in vetro e metallo che si affaccia su un grazioso laghetto artificiale, all’interno pare quasi un mondo assestante.
Parco del retiro Madrid
Ci si perde, con il naso all’insù, tra le fronde degli ippocastani che si intravedono dal tetto. Il giallo, il rosso e l’arancio delle foglie crea riflessi e giochi di luce mentre, in fondo, alcune ossa pendono, appese al soffito…anche se non ne ho capito il motivo!

5- La Roselda (Il Roseto), certamente più esaltante nei periodi dell’anno in cui è possibile godere della bellezza dei fiori.
Totalmente distrutta durante il periodo della Guerra Civile Spagnola, fu poi “restaurata” nel 1941 grazie al trapianto di ben 4000 nuvoe rose.
La RoseldaLa verità è che, aspetti culturali a parte, avventurarsi nel Parco del Retiro è già di per sè piacevole: è bello notare che, in una città talmente grande, ricca di persone e cose come Madrid, ci sia un posto tale, un polmone, una boccata d’aria.
Sedersi ed addentare una mela su di una panchina mentre attorno qualcuno fa yoga; fotografare gli alberelli, modellati a mò di Mario Bros, il videogioco.
Tanta gente che fa sport, molti turisti sicuramente ma spazi così ampi da non far sentire il senso di folla e calca.

Un posto in cui il carattere disordinato e “selvaggio” della natura si fonde con il rigore geometrico degli architetti che l’hanno progettato.
Parco del retiro a MadridUn mix particolare, assolutamente da vedere!

 

 

Federica, 30 anni, made in Friuli. Laureata in Scienze e Tecniche del Turismo Culturale. Travel addicted per nascita e travel blogger di mestiere, sono alla continua ricerca di nuove esperienze ed avventure da condividere.

Discussion2 commenti

    • Va vista senz’altro! Anche se in fondo il mio giudizio è un po’ di parte…ho un debole per la Spagna 😉

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