Cosa vedere a Vienna in 2 giorni: l’itinerario

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Viene considerata la capitale mondiale della musica, una città che è un museo a cielo aperto, dove si contano oltre 27 castelli e più di 150 palazzi storici: cosa vedere a Vienna, l’affascinante e ricca capitale austriaca, in un piacevole itinerario di 2 giorni o poco più.

Cosa vedere a Vienna in 2 giorni: l’itinerario

Cosa vedere a Vienna

Si dice che a Vienna le strade siano lastricate con la cultura, come se ogni viuzza, piazza e stradina fosse in realtà la pagina di un libro di storia, la tela di un artista, il rigo di un compositore…
Esplorare a piedi la città è un po’ come camminare tra le sale di un museo, fra eleganti edifici in stile liberty e grossi cupoloni verde acqua.
Il modo migliore per esplorarla è a piedi, acquistando preventivamente la Vienna City Card per essere liberi di usare la metropolitana illimitatamente, per gli spostamenti più lunghi o semplicemente per rientrare la sera, stanchi ma soddisfatti.

Cosa vedere a Vienna: GIORNO 1

Quello che vi consiglio, è di cominciare la visita di Vienna proprio dal centro, per tuffarsi subito nella sua magica atmosfera , lasciandosi trasportare dal goloso profumo di bratwurst che invade le strade.
Scendete alla fermata della metropolitana di Karlsplatz e procedete in direzione della nota Stephansplatz, fermandovi però, durante il percorso, ad ammirare la Wiener Staatsoper, magari proprio dalla terrazza sopraelevata che si trova sulla sinistra, per una vista decisamente migliore su uno dei palazzi più belli della metropoli.
In nessun’altra città del mondo sono vissuti più compositori celebri, da Mozart a Beethoven sino ad Haydn e Schubert ed è proprio al Teatro dell’Opera che la musica trova casa.
Un edificio imponente e maestoso, elegante e austero: un pezzo della storia della capitale austriaca che vive nei secoli, quel posto in cui, a ogni ora del giorno, pare quasi di sentire in sottofondo il dolce suono di un’orchestra.

Proseguendo, ci si accorge di essere sul punto di raggiungere il cuore pulsane di Vienna, quando iniziano a comparire le prime vetrine, quelle che brillano e si susseguono, costeggiando il grande viale che porta fino al Duomo.
La Cattedrale di Santo Stefano è enorme ma snella, longilinea, elegante e talmente alta da essere una delle più svettanti di tutto il mondo.
La guardo da sotto e rimango abbagliata da tutte quelle tegole smaltate e coloratissime che ne rivestono il tetto, ancor più sature sotto la forte luce del sole.
4 torri, 13 campate e un meraviglioso altare barocco all’interno: lo Stephansdom è un simbolo vero, da non perdere tra le cose da vedere a Vienna.
Inoltrandosi un po’ tra le viuzze e passando attraverso il Graben, una delle zone centrali più importanti, ricco di negozi e ristoranti, si raggiunge l’Hofburg Palace, celebre per essere stato dimora della principessa Sissi.
Lí dove Elisabetta d’Austria viveva e regnava, fra abiti ampi di velluto, argenterie ed enormi lampadari di cristallo.
Un palazzo che arricchisce Vienna dal XIII secolo e che, ancora oggi, regala al centro storico uno spirito fiabesco.

Per una merenda coi fiocchi, ritornando in direzione della stazione di Karlsplatz, fate una sosta al rinomatissimo Caffé Sacher, per una fetta dell’originale torta viennese.
Si tratta di un locale pomposo, tutto d’oro, rosso e color carta da zucchero, dove godersi la propria Sacher in santa pace, magari accompagnata da un cappuccino schiumoso e da una dolce spruzzata di panna montata.
Ultima tappa della giornata, l’imponente Karlskirche, dedicata a Carlo VI e, ad oggi, una delle più eminenti chiese barocche d’oltralpe.
Proprio davanti, una grande fontana attira i turisti in cerca di refrigerio, nonché qualche cagnolino che non resiste alla tentazione di un bel bagno!
Cosa vedere a Vienna: GIORNO 2

Dopo i super must see del centro storico, è ora di spingersi verso le attrazioni più “periferiche” di Vienna che, tuttavia, si raggiungono piuttosto facilmente in metro.
Una delle cose che ho adorato della città è la sua capacità di essere assolutamente poliedrica e multiforme.
Ho amato il modo in cui antico e moderno vivono e convivono, a poche strade di distanza, in uno stesso bacino, dove i classici canoni della tradizione imperiale si mischiano alle estrose opere dell’arte contemporanea.
Poco a est del centro, ecco quindi che incontro l’Hundertwasserhaus, nel variopinto quartiere di Landstraße.
È qui che l’artista Friedensreich Hundertwasser ha dato nuova vita a quello che, incredibilmente, non è altro che un semplice quartiere popolare, dove tinte sgargianti e linee morbide sostituiscono gli spigoli vivi, fra fontane zampillanti, graziose finestrelle e coloratissime ceramiche di recupero.

Fra le cose da vedere a Vienna è, a parer mio, assolutamente imprescindibile: uno dei quei posti che lasciano a bocca aperta, dove  trascorrere le ore cercando di scorgere ogni dettaglio e particolarità, in cui sarei potuta rimanere all’infinito senza stancarmene mai.

A questo punto, è ora di prendere la linea verde della metro e scendere a Schönbrunn, in prossimità del meraviglioso castello omonimo.
Ben 1.441 stanze compongono questo prestigioso palazzo, dimora imperiale degli Asburgo d’Austria fino al 1918.
L’enorme parco antistante l’ingresso sembra proprio fatto apposta per accogliere carrozze e cavalli, cocchieri e schiere di servitori mentre da tutte quelle finestre allineate ci si aspetta da un momento all’altro di veder affacciarsi qualche testa coronata.
Ed è proprio questo che m’ha catturato di Vienna: quella sua costante aura di magia e splendore, capace di evocare il fascino del vecchio mondo, come un album di foto ingiallite sfogliato al ritmo di valzer.
Se vi rimane del tempo, non lasciatevi sfuggire nemmeno il raffinatissimo Castello del Belvedere, a sud del centro.
Considerato come una delle residenze reali più belle d’Europa, è un vero e proprio capolavoro barocco, circondato da curatissimi giardini alla francese.
Un luogo per veri sognatori, per inguaribili nostalgici e aspiranti principesse, di quelli che vi faranno innamorare di Vienna, tanto da pianificare fin da subito una seconda visita in città.

Federica, classe '92, made in Friuli. Laureata in Scienze e Tecniche del Turismo Culturale. Travel addicted per nascita e travel blogger di mestiere, sono alla continua ricerca di nuove esperienze ed avventure da condividere.

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