Mangiare a Bergamo: 4 tipicità da non perdere

5

Una cucina ricca e gustosa, genuina e decisamente calorica: mangiare a Bergamo è sempre un vero piacere, dall’antipasto sino al dolce.
Durante il mio week-end nel capoluogo e dintorni me la sono proprio goduta, fra prodotti tipici e piatti della tradizione, tutti da provare per la gioia del palato (…ma meno della bilancia 😉 ).

Mangiare a Bergamo: 4 tipicità da non perdere

1) Formaggi e salumi
In quel di Bergamo, ogni pasto che si rispetti comincia con un antipasto di salumi e formaggi misti. Solitamente vengono portati in tavola su taglieri di legno o grossi piatti da condividere, messi in centro fra i commensali e da cui attingere a volontà.
La bergamasca vanta ben 9 formaggi DOP (Formai de mut dell’alta Valle Brembana, Strachitund Val Taleggio, Taleggio, Gongorzola, Bitto, Grana Padano, Provolone Valpadana, Quartirolo Lombardo, Salva Cremasco) a cui si aggiungono anche altri prodotti particolarmente apprezzati come la Formaggella della Val di Scalve, che ho addirittura visto lavorare al caseificio omonimo.
Accanto a ogni formaggio ci sta di diritto un salume autoctono e sul territorio ne vengono  prodotti diversi, come cotechino, lardo, pancetta, prosciutto crudo e salame, molti dei quali vantano la denominazione DOP o IGP.

2) I Casoncelli
Meglio noti come Casonsèi – per dirlo in dialetto bergamasco – i Casoncelli sono un primo piatto assolutamente squisito e imperdibile.
Si possono descrivere come dei ravioli di pasta fresca, ripieni di una ricca farcitura fatta di pane secco, formaggio, uova, carne macinata, amaretti e spesso anche uvetta. Vengono solitamente serviti con burro fuso, salvia, pancetta, aglio e una generosa dose di grana grattugiato.
Un piatto che mette allegria fin dalla prima forchetta e che fa venire voglia del bis!

3) Polenta e polenta Taragna
Sia d’estate che d’inverno, mangiare a Bergamo è sinonimo di polenta, un prodotto che ha rappresentato per secolo il piatto per eccellenza dell’alimentazione bergamasca.
Si trattava di un nutrimento povero ma spesso unico sulla tavola delle famiglie contadine, della pianura come delle valli.
Oggi invece la polenta, di farina di mais o di grano saraceno, viene consumata in accompagnamento ai secondi come brasati e stracotti, spesso cosparsa dei sughi della carne stessa.
Nella sua versione “arricchita”, detta “Taragna”, è necessario aggiungere, verso fine cottura, generosi pezzi di formaggio d’alpe fresco (branzi, bitto o formai de mut) e per ultimo il burro.

4) Torta Donizetti
E infine eccoci al dessert!
In occasione del centenario della morte del famoso compositore bergamasco Donizetti, nel 1948 la pasticceria Balzer, uno dei locali storici cittadini, decise di dedicargli un dolce, divenuto subito prodotto di “Bergamo città dei Mille sapori”.
Si tratta di una ciambella morbida, un classico impasto di farina, uova, zucchero, burro e lievito con l’aggiunta di ananas e albicocche candite, accompagnata da una salsa alla vaniglia e maraschino: semplicemente sublime!
Ma il fine pasto a Bergamo non delude mai: buonissima anche la torta di noci e zabaione che, seppure non tipicissima, ancora me la sogno quando mi sento in vena di golosità!

Federica, 30 anni, made in Friuli. Laureata in Scienze e Tecniche del Turismo Culturale. Travel addicted per nascita e travel blogger di mestiere, sono alla continua ricerca di nuove esperienze ed avventure da condividere.

Discussion5 commenti

  1. Ci sono stato di recente, ho assaggiato i favolosi casoncelli! Mentre come secondo un bel piatto di schisöl con taleggio e funghi porcini

Leave A Reply

Translate »
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: