Decidere di visitare Trieste in 2 giorni è un’ottima idea per trascorrere un weekend in Friuli Venezia Giulia, in quel capoluogo affacciato sul mare, crocevia di popoli e culture.
Una città estremamente affascinante, caratterizzata da un mix di stili differenti, in cui si respira aria di confine, storia, cultura e buon cibo.
Cosa fare e cosa vedere a Trieste in 2 giorni
Incastonata, come una perla preziosa, in quella striscia di terra compresa fra il Carso e l’Adriatico, la bella Trieste mi dà il benvenuto in un soleggiato fine settimana di dicembre, proprio quello che precede il Natale.
Da friulana, non è certo la mia prima volta in città ma ritornarci, specialmente in un periodo così particolare, prima delle Feste, mi consente di scoprirne un volto ancora diverso, come se il centro storico – grazie alle luminarie, ai mercatini e ai 24 grossi abeti addobbati che adornano Piazza Unità d’Italia – fosse cinto da un’aura magica, quella in grado di emozionare i cuori di tutti, grandi e piccini.
Trieste in 2 giorni: l’itinerario
Il punto di partenza ideale, per cominciare un tour di Trieste in 2 giorni, è sicuramente la splendida Piazza Unità d’Italia, la più grande d’Europa vista mare.
Essa si estende su più di 12 mila metri quadrati e si affaccia, da un lato, direttamente sull’Adriatico. Tutt’attorno, è circondata da eleganti edifici fra i quali spicca il Palazzo del Municipio che, con il suo balcone, fu teatro dell’annuncio dell’entrata in vigore delle leggi razziali da parte di Benito Mussolini.
Raffinata ed elegante, ospita inoltre la Fontana dei Quattro Continenti, il Palazzo del Governo, delle Generali e del Lloyd triestino.
Per ammirare la piazza da un’altra prospettiva, un suggerimento è quello di raggiungere, dalla parte opposta, il Molo Audace, così chiamato perchè “Audace” fu la prima nave ad attraccarvi alla fine della Prima Guerra Mondiale.
Attraversando l’arco al di sotto del Municipio, si passa per quello che, un tempo, era il quartiere ebraico. Per le sue vie, testimonianza di una nota storia passata, si incontrano a tutt’oggi numerose vetrine di antiquari e botteghe di libri usati, a caratterizzare lo spirito di un popolo, di una cultura, ancora particolarmente viva in città.
Alle sue spalle, si trova il teatro romano, antica eredità dell’Impero, mentre, poco più in là, svetta maestosa la facciata della Chiesa di Santa Maria Maggiore, un esempio – anche se non così lampante – del barocco a Trieste.
Passeggiando verso l’alto, in direzione San Giusto, da non perdere anche l’Arco di Riccardo, probabilmente anch’esso di origine romana e così chiamato, secondo la leggenda, in onore di Riccardo Cuor di Leone che trascorse la sua prigionia proprio in città.
Ci vuole poi tanta voglia di camminare e una buona dose di fiato per arrivare, a piedi, fino alla cima del Colle di San Giusto, dove sorge il Castello omonimo, risalente al XV secolo e costruito per volere di Federico III, dopo l’autonoma annessione di Trieste all’Impero Austroungarico.
La fatica del tragitto viene però assolutamente ripagata dalla vista bellissima che si gode da quel punto privilegiato, sui tetti della città e sul blu del Mar Adriatico.
Ma è da Ponterosso, a pochi passi dalla statua di James Joice, che immortalo uno dei miei scorci preferiti di Trieste. In quell’esatto punto, infatti, a una certa ora del giorno, i palazzi storici che cingono il canale si specchiano perfettamente nelle sue acque, creando un gioco di geometrie e riflessi semplicemente spettacolare.
Infine, per concedersi una piecevole sosta di shopping, consiglio di gironzolare per Via San Nicolò dove, inoltre, ci si imbatte nella statua di bronzo di Umberto Saba, rappresentato nell’atto di passeggiare verso la sua libreria.
Mi raccomando, camminate volgendo ogni tanto lo sguardo all’insù, per apprezzare appieno quello che è lo stile, l’eleganza e la classe di Trieste.
Per il secondo giorno nel capoluogo, il mio itinerario mi porta a circa 6km dal centro città, al Castello di Miramare. Lo si può raggiungere in bus oppure in taxi (circa 17 euro a corsa) e la visita è assolutamente d’obbligo!
Risalente alla meta dell’800 ed eretto per volontà dell’Arciduca Massimiliano d’Asburgo, esso è un gioiellino indiscusso, immerso in 22 ettari di parco, sul promontorio di Grignano.
É qui che il candore delle sue mura si sposa alla perfezione con il blu del mare che, lungo la linea dell’orizzonte, pare quasi fondersi con il cielo.
All’esterno, un raffinato colonnato circonda la struttura che, internamente, è ora adibita a museo, di quella che fu l’abitazione di Massimiliano e sua moglie Carlotta. Le stanze, suddivise su due piani, si possono visitare in autonomia o tramite visita guidata, per un tuffo nel passato fra quei mobili – per la maggior parte originali – che profumano d’antico.
Molto bello anche il giardino botanico circostante, con diverse specie di piante proveniente anche dall’estero, come la sequoia gigante e il ginkgo biloba.
Rientrando poi in città, suggerisco di dare un’occhiata alle mostre in corso al Salone degli Incanti, ex pescheria, ora spazio espositivo.
Per il 2022, infatti, grazie alla promozione “Trieste ti regala le Grandi Mostre”, a fronte di 2 notti prenotate presso gli hotel convenzionati, si riceveranno in omaggio i biglietti per iniziative quali “Monet e gli Impressionisti in Normandia” e “Frida Kahlo. Il caos dentro“.
Io, ho avuto occasione di visitare la mostra “Videogames“, come un salto nel passato dagli albori di quelli che furono i primi videogiochi, proseguendo in un percorso interattivo fino alle moderne cosolle.
Dove mangiare a Trieste
La cucina triestina risente sicuramente del carattere multietnico della città e della sua anima, mediterranea e mitteleuropea allo stesso tempo.
Essa comprende sia piatti di carne che di pesce, accompagnati da ottimi vini locali.
Per una cena al sapore di mare, io suggerisco l’Hostaria Malcanton, con un menù ristretto ma assolutamente curato e ricercato mentre, per mangiare la jota – la tipica zuppa – ma anche salumi, formaggi, gustosi primi piatti e tartare di carne, in un’atmosfera sbarazzina e informale, ottima l’Osteria da Marino, molto frequentata anche per l’aperitivo, specie nel weekend.
Merita, sicuramente per la location, il Caffè degli Specchi, storico locale di Piazza Unità d’Italia. Gli eleganti interni di velluto rosso richiamano subito le atmosfere imperiale mentre i tavolini all’esterno godono di una vista sensazionale, per pranzare o sorseggiare un caffè ammirando la piazza e il Golfo di Trieste.
Dove dormire a Trieste
Per visitare Trieste in 2 giorni, io ho soggiornato presso il Forvm Boutique Hotel (Via Valdirivo, 30), 10 minuti a piedi da Piazza Unità.
Si tratta di una struttura molto curata, situata al primo piano di un palazzo.
Le stanze sono piccole ma pulitissime e davvero ben arredate, con mobili e oggettistica di design che arricchiscono di gusto anche la hall.
Qui, viene servita la colazione, abbondante e di qualità.
Personale cortese, disponibile e Wi-Fi gratuita.
Per visitare Trieste, così come altre città e luoghi d’interesse del Friuli Venezia Giulia, molto utile è la FVG Card, una chipcard nominativa che ha la durata di 48 ore (25€) o 1 settimana (39€) e che permette di entrare gratuitamente nei siti convenzionati, di partecipare a visite guidate e di usufruire di speciali scontistiche.