In questo particolare periodo storico, viaggiare è finalmente possibile, ma – ora più che mai – partire spensierati non è certo facile come sembra.
Ci sono regole da rispettare, certificazione e documenti da ottenere e il rischio, per chi opta per il fai-da-te, è una vacanza all’insegna dello stress.
La soluzione? #prenotainagenzia
Viaggiare ai tempi del dPLF si può ma…#prenotainagenzia
Viaggiare è da sempre la mia passione, che sia da sola o in compagnia, in gruppo o in coppia.
Amo l’Italia così come le bellezze d’Europa, il lontano Oceano Pacifico, l’Africa ma anche il Sud Est Asiatico.
Ho sperimentato compagnie low cost ma ho pure volato in business class, per percorsi brevi, di un’ora nemmeno, o per tratte lunghissime, sino a 17 ore fino a Santiago del Cile.
Destinazioni diverse e modi di partire differenti, a volte attraverso il prezioso aiuto dei professionisti del turismo, mentre altre in autonomia, organizzando tutto quanto da sola.
Quelli, però, erano altri tempi. La pandemia non esisteva e nessuno di noi si sarebbe mai potuto immaginare che un giorno – nemmeno troppo lontano – sarebbero stati necessari plichi interi di scartoffie e formalità burocratiche, anche solo per un semplice soggiorno ad Ibiza.
I B I Z A…e non Timbuktu!
E poi vengono richiesti tamponi, assicurazioni, autocertificazioni, vaccinazioni, registarzioni su piattaforme di localizzazione digitale (dPLF)…e il green pass? Come si ottiene? Serve davvero?
Tante domande e poche risposte.
Mille dubbi e una costante difficoltà nel trovare fonti certe, risposte decise.
Perchè in un momento come questo, parlare di “sicurezza” è un po’ un’utopia, tanto nella quotidianità quanto nel viaggiare. Ciascun Paese fa le sue regole che, a loro volta, possono variare da territorio a territorio nonché cambiare in qualsiasi momento, che sia prima della partenza o magari persino durante.
E così, nel dubbio, c’è chi azzarda comunque – rischiando di ritrovarsi bloccato in aeroporto per ore ed ore o addirittura vedendosi sfumare davanti agli occhi le proprie ferie – e chi compie la scelta giusta e… #prenotainagenzia.
Un hashtag, quello di FTO (Federazione Turismo Organizzato) che però vale molto di più.
Un claim, che è soprattutto un consiglio spassionato, quello di affidarsi a chi col turismo ci lavora, ai professionisti del settore rappresentati dai tour operator e dalle agenzie di viaggi, fide alleate delle vacanze, anche ai tempi del dPLF.
Decidere di entrare in agenzia non significa non essere in grado di fare da sé ma è sinonimo di voler partire sereni e spensierati, con lo spirito giusto, quello di chi desiderare solo godersi l’esperienza, senza ansie e preoccupazioni.
Mettersi nelle mani di un agente, non è un lusso inutile, quanto piuttosto una decisione saggia, presa da chi al suo viaggio dei sogni ci tiene, tanto da affidarne l’organizzazione a chi ne sa di più, a chi è a disposizione per seguirne ogni passaggio, dalla scelta alla prenotazione, dal decollo al ritorno, dal soggiorno al supporto in loco, nel caso di disguidi, problemi e difficoltà di ogni sorta.
Che si tratti di Mykonos, Minorca, Lanzarote o Gran Canaria poco importa: è l’agente che si informa su tutto, per poi indicare ai clienti la via giusta da sgeuire, gli step da compiere, i documenti da ottenere e gli obblighi da assolvere.
Ed è così – in questo modo e soltanto in questo – che i crucci sopracitati spariscono come per magia.
La mente si svuota, la voglia di partire aumenta e non resta altro che fare una cosa: le valigie!