Phi Phi Island da Krabi, per una giornata a tutta natura

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Una giornata all’insegna del mare e della natura, zigzagando in barca tra enormi speroni rocciosi e baie verde smeraldo: Phi Phi Island è la cartolina della Thailandia per eccellenza, quel panorama che prima o poi tutti abbiamo visto e sognato e che è possibile vivere in prima persona partecipando ad un’escursione organizzata, dal vicino litorale di Krabi ma anche da Phuket.

Phi Phi Island da Krabi, per una giornata a tutta natura

Il pullman passa presto la mattina a prenderci presso il nostro hotel per raggiungere poi il punto di imbarco, lì dove incontriamo tutti gli altri gruppi di turisti pronti a salpare con  noi.
Partire per Phi Phi Island da Krabi significa risparmiare moltissimo tempo di navigazione in quanto per raggiungere l’arcipelago delle Phi Phi – ebbene sì, non si tratta di un’isola sola ma di ben 6 atolli – ci si impiega più o meno un’ora, percorso che quasi quadruplica per chi invece si trova a Phuket.
L’attraversata è già di per sé un’esperienza unica!
I raggi del sole filtrano appena da un cielo parzialmente nuvoloso ma sono sufficienti a far brillare e risplendere i colori del paessaggio che ci circonda.
Il Mare delle Andamane attinge da una tavolozza che va dal turchese al color Tiffany fino al vermiglio e al verde bottiglia, anche molto scuro.
Sobbalziamo controcorrente, sebbene il mare sia piuttosto calmo, avvicinandoci progressivamente a Bamboo Island, la prima tappa dell’escursione.
Prima di scendere il timoniere riscuote la tassa di entrata al Parco Marino, solitamente esclusa dal prezzo iniziale della gita: 400 baht (circa 10 euro), da pagare una volta soltanto e validi poi per l’intera giornata.

Poggio piede sulla spiaggia calda di Bamboo Island e mi sembra di essere approdata ai Caraibi!
L’acqua diventa all’improvviso azzurra e trasparente, effetto che viene amplificato da una sabbia candida e finissima, quasi fosse borotalco.
Dalla parte opposta al mare cresce fitta la vegetazione, che tra i tronchi svettanti delle palme si sviluppa in intricati garbugli di arbusti e piante erbacee.

Da un lato la riva è bassa e morbida e, curvando sinuosa, segue la forma del piccolo atollo; dall’altro spuntano invece degli scogli scuri che diventano sempre più fitti fino a creare una sorta di limite naturale, una barriera rocciosa su cui arrampicarsi e avventurarsi per dare uno sguardo a Bamboo Island da una prospettiva sopraelevata.
L’isola è piuttosto affollata, sono tante le barche di turisti ormeggiate e la cosa un po’ mi spiazza, specialmente pensando che a quell’ora del mattino tutti i gruppi provenienti da Phuket non sono sicuramente ancora arrivati.
Ho giusto il tempo di scattare un paio di foto e rilassarmi qualche minuto al sole che subito si riparte.
La tappa successiva è la Baia di  Loh Samah.
Alzo gli occhi piano mentre il motoscafo si insinua tra una serie di incredibili formazioni rocciose che attribuiscono all’ambiente un’atmosfera quasi primordiale, un po’ Thailandia un po’ Jurassic Park.
Un giro panoramico che ci lascia tutti a bocca aperta, con il naso all’insù di fronte a tali colossi della natura.

E si può forse resistere alla tentazione di un tuffo?
Maschera, boccaglio, GoPro alla mano e giù in acqua, ad esplorare i fondali del Mare delle Andamane.
Beh – lo dico sinceramente – dopo aver fatto snorkeling alle Maldvie e tra la spettacolare barriera del Mar Rosso sono una viaggiatrice decisamente esigente, difficile da soddisfare.
Ciò che trovo in questa zona della Thailandia è un reef un pochino spento, monocromo, in cui incontro puntualmente solo i soliti pescetti gialli a righe, quelli che non mancano mai ovunque nel mondo.
Mi rinfresco e mi rilasso per qualche minuto con i piedi a mollo, per poi imbarcarmi nuovamente mentre un certo languorino comincia a farsi sentire.

Prima di fermarci a mangiare, una piccola sosta alla famosa Monkey Beach – letteralmente la Spiaggia delle Scimmie – dove come dei bambini ci esaltiamo appena riusciamo a scorgerne qualcuna.
In men che non si dica la parete di fronte a noi si riempie di decine di primati che scorrazzano arriampicandosi qua e là, nel tantivo di prendere al volo il pane che il timoniere lancia loro per attirarne sempre di più.
Il pranzo è compreso nel prezzo e si consuma presso un ristorante a buffet al di sotto di un grande gazebo, dove confluiscono più o meno tutti i turisti in escursione.

Ma il simbolo indiscusso di Phi Phi Island è uno ed uno soltanto: la celeberrima Maya Bay.
La raggiungiamo nel primo pomeriggio, pieni di aspettative…e forse troppe!
Ricordo le parole di una signora francese, che all’annuncio dell’arrivo imminente alla baia risponde “E quale sarebbe? Io vedo solo barche!“.
La verità è che questo gioiellino, famoso per essere stato il set del film “The Beach” con Leonardo di Caprio, è talmente rinomato da essere costantemente affollato da un mucchio di visitatori che si accalcono con selfie-stick, borsoni e asciugamani sulla piccola spiaggia, delimitata da una schiera di imbarcazioni parcheggiate addirittura in doppia fila.

Non ne rimango particolarmente colpita ma mi sforzo in ogni modo di immaginarmela diversamente, svuotata, deserta e il fascino oltre la calca è sicuramente percettibile.
Catturarne qualche scorcio libero da altre persone è praticamente impossibile ma, siccome c’è un po’ di turista in ognuno di noi, non mi faccio mancare la classica foto ricordo davanti alle due grandi piroghe in legno, ormeggiate ad un’estremità della baia.
L’ultima tappa, prima del rientro previsto per le 16.00-16:30, è la magica Baia di Pileh.
Vi accediamo intrufolandoci in un passaggio piuttosto stretto, tra maestose scogliere verdeggianti che vanno poi ad arprisi a semicerchio, cingendo una placida laguna smeraldina.
L’area è accessibile soltano quando c’è alta marea ed è anche possibile tuffarcisi, per poter poi raccontare di aver fatto il bagno in uno degli angoli più belli del mondo.


Prezzi e orari dell’escursione a Phi Phi Island

L’escursione a Phi Phi Island da Krabi può essere prenotata con numerose compagnie locali: io consiglio l’agenzia Fantasia Krabi dell’italiano Pluto, poco lontana dall’ingresso del Krabi Beyond Resort.
Il prezzo dell’uscita è di 1500 baht per gli adulti e 1200 baht per i bambini, esclusa la tassa d’ingresso al parco.
La giornata comincia alle 8 della mattina per concludersi poi con il rientro all’hotel al massimo per le 5 del pomeriggio.

 

Federica, 30 anni, made in Friuli. Laureata in Scienze e Tecniche del Turismo Culturale. Travel addicted per nascita e travel blogger di mestiere, sono alla continua ricerca di nuove esperienze ed avventure da condividere.

Discussion3 commenti

  1. Per il 2017 la Thailandia è il mio sogno più grande e sono sempre felice quando leggo post come i tuoi, specialmente perché la mia idea è quella di fare base a Krabi per quanto riguarda il sud 🙂 Che luoghi meravigliosi! *_*

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